Ho appena letto un interessante articolo su Fabrizio De Andrè. Tra le tante curiosità sul cantautore, una in particolare ha catturato la mia attenzione e mi ha dato lo spunto giusto per scrivere questo articolo: la sua paura del palcoscenico. Era tremendamente timido, annullò addirittura alcuni concerti pur di non confrontarsi con questo suo grande demone. Mi sono sempre chiesta perchè suonasse sempre in penombra, spesso seduto e accovacciato su se stesso. Beh, grazie all’articolo ho capito che probabilmente tali atteggiamenti erano da ricondurre proprio alla sua timidezza e alla paura di cantare in pubblico.
Curioso, no? Il palcoscenico dovrebbe essere l’habitat naturale di un artista, eppure molti cantanti e attori lo vedono come un enorme grande ostacolo impossibile da superare. Se per loro parlare o cantare in pubblico può rappresentare un problema, figuriamoci per un imprenditore, che è ancora meno abituato a salire su un palco. Purtroppo spesso anche chi dirige un’azienda è chiamato a fare un intervento ad una conferenza o tenere una lezione ad un workshop o, più semplicemente, motivare il proprio personale. E allora che si fa? Non si può certo dire di no, fingersi malati o demandare questo importante compito. Occorre affrontare la paura, e per farlo esistono diversi metodi!
Respira!
Può sembrare banale, ma spesso gli stati d’ansia influiscono anche sulla nostra respirazione. Durante questi momenti ci preoccupiamo talmente tanto da mettere tutto in stand by, anche il respiro. Entriamo in apnea, e questo non fa che peggiorare la situazione.
Devi salire su quel palco? Inspira ed espira lentamente, in modo costante e ben scandito. Sentirai subito il tuo fisico distendersi, ridurrai la tensione e anche il macigno che ti schiaccia diventerà sempre più piccolo, fino a trasformarsi in un sassolino da scalciare via.
Hai ancora paura del palcoscenico? Ecco due trucchetti utili
La respirazione spesso non basta per allontanare la tensione, e allora ecco due trucchi che ti aiuteranno a superare la tua paura da palcoscenico. Il primo è il metodo associativo. Pensa al momento in cui hai vinto una sfida importante della tua vita, hai ottenuto un grande successo e ti sei sentito invincibile. Cerca di osservare quel momento come se stesse succedendo adesso, ricorda e rivivi tutte le sensazioni positive che ti ha trasmesso. Trattienile dentro di te. Quando tornerai alla realtà ti sembrerà di poter affrontare le tue paure, sì anche quella del palcoscenico.
L’altro metodo che puoi provare è quello di trasformare la difficoltà in un vantaggio. No, non hanno ancora inventato la bacchetta magica per mutare l’ansia in adrenalina. Ma puoi lavorare per essere tu stesso la tua bacchetta magica! D’altronde la paura è la spinta necessaria che ti permette di tenere alta l’attenzione e la concentrazione, perciò concentrati per tenerla sotto controllo, sfruttala per avere la carica giusta per mangiarti il palco. Sei tu che devi controllare lei, non il contrario!
Infine, ricorda che la paura è un segnale importante: significa che stai facendo qualcosa a cui tieni, che ti appassiona. Ti dovrai preoccupare veramente solo quando non sentirai più quel brivido, significa che è il momento di riflettere su un cambio di strada. Ma quella è tutta un’altra storia e magari ne parlerò in un altro post!